Letteratura
Amici di Helios Magazine l’ultimo incontro di quest’anno con voi e con i nostri ospiti lo dedichiamo a un argomento che ha una grande tradizione nel Mediterraneo, ma non soltanto nel Mediterraneo, si tratta dell’arte grafica e della musica. Argomento poco affrontato per la verità e noi ci tenevamo ad averlo come argomento da trattare.
A una lettura poco attenta il romanzo “Bella Calabria compreso l’omicidio” di Barbara Collet potrebbe apparire nella sua trama un racconto leggero una sorta di giallo contemporaneo; in realtà tra le sue righe si cela un analisi spietata dell’ ambiente intellettuale e sociale dentro il quale si muovono i vari personaggi .Ma c’é di più:
Parte da Reggio Calabria la 6 edizione di Balendando in Burrasca Festival, Le Miti. Anche questa edizione organizzata e diretta da Katia Colica e Antonio Aprile si caratterizza da proposte che attingono dalla vita, dal mito, dal teatro, musica e letteratura. Portando in scena temi che fanno entrare gli spettatori nella vita e nelle emozioni
Pino Rotta Direttore responsabile di Helios Magazine, rappresentante legale di Club Ausonia – contatto direttore@heliosmag.it
Alle ore 17.30 di venerdì 19 gennaio nello spazio espositivo al primo piano del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro”, curato da Giuseppe La Motta, verrà inaugurata la mostra dal titolo “astrazioni di natura” di Pino Labarbera , con il testo critico di Roberta Filardi All’inaugurazione saranno presenti il commissario
Dalla Sicilia arriva la comunicazione della nostra corrispondente Patrizia Orfino che annuncia che sono partite le selezioni per partecipare alla manifestazione canora che si terrà 3 e 4 Agosto 2023. Il Concorso è dedicato a Cantautori, Cantanti, Duo, Gruppi, Inediti. Organizzazione: Cenacolo 2000 Produzione Spettacoli Via Etnea 112 95037 S. Giovanni La Punta (CT). Il
Una delle parole che amo di più è senza dubbio “intelligenza”, forse seconda soltanto all’amore, anche se in questo caso le questioni da dibattere sono talmente vaste e complesse che un paio di dizionari non basterebbero, forse pure un paio di vite non sarebbero sufficienti e non avrei comunque una definizione corretta o assimilabile alla
ERNIA IATALE Oggi parliamo di ernia itale. Intanto perché si chiama ernia iatale? Ernia perché vuol dire che un viscere quindi un organo o magari anche un tessuto fuoriesce dalla cavità che dovrebbe contenerlo mentre iatale si riferisce allo iato diaframmatico esofageo che è praticamente un foro fatto apposta perché l’esofago passi per il diaframma.
PER AQUISTARE: https://www.ibs.it/vergine-francese-racconti-dialoghi-immaginari-libro-pino-rotta/e/9791220391160 Nell’antica Grecia l’arte, la religione e la scienza erano tre lingue di un’unica fiamma e in quell’età d’oro del pensiero umano il dialogo era molto più che una semplice forma di insegnamento, era un metodo di indagine della realtà. Da sempre l’uomo cerca, ora ricorrendo alla ragione ora alla fantasia, di giungere
Pubblichiamo l’intervista con il poeta Gabriele Lideo in formato video e ringraziamo Maria Basile per la lettura delle poesie che sono riportate alla fine della presentazione che lo stesso poeta ha scritto: Gabriele Lideo Paciugo poetico tipo uova strapazzate Presentazione Questa raccolta di poesie è molto poliedrica, tratta di vari argomenti permeati di una
Il testo che presentiamo scritto dallo psichiatra Salvatore Romeo (nella foto) un autore non nuovo a questo tipo di indagine storica e mitologica (ricordiamo un formidabile testo in cui tra mito e psicanalisi viene riportato un mito fondamentale e che da vita al saggio: L’Eco di Iside). Questo testo dal titolo Il Tesoro del Tempio,
Emanuele Stolfi, La giustizia in scena, Il Mulino, 2022. «Perché le opere di Eschilo, Sofocle ed Euripide vengono tutt’oggi rappresentate e continuano ad appassionarci? Perché la loro messa in scena suscita sempre emozioni viscerali, che ci fanno inabissare nel profondo di noi stessi? In questo libro la tragedia greca viene letta come un inquieto laboratorio
Stéphane Domeracki ha pubblicato nel 2016 il libro Heidegger et la solution finale. Essai sur la violence de «la» «pensée» (Connaissances et Savoirs), con la prefazione di Emmanuel Faye. Leggendo l’intera opera heideggeriana edita sinora, inclusi i Quaderni neri sino al 1948 (dopo sono usciti altri tre volumi nella Gesamtausgabe, in cui si trovano i
Maria Antonietta Viero non parla di sé o dell’Altro, magari pensando di parlare la lingua di sistema. Sua è la prova di scrittura civile. La testimonianza autentica è il ricordo senza più copertura. Come vola questa foglia nel suo viaggio. Non è mai scesa dall’onda, dal campo volante, su cui viaggia Breganze, il Moro, la
Geographies of Myth and Places of Identity – The Strait of Scylla and Charybdis in the Modern Imagination by Marco Benoît Carbone Turning to a region of South Italy associated with the heritage of Greater Greece and the geographies of Homer’s Odyssey, Marco Benoît Carbone delivers a historical and ethnographic treatment of how places defined in public imagination and
L’autore sotto la spinta delle conoscenze misteriche ed iniziatiche, muta la tradizionale fisionomia del dramma teatrale insistendo sul valore simbolico dei numeri sia nel narratio che nella narrazione stessa. Nel dramma teatrale in 6 atti si intinge-pienamente- la penna nei significati reconditi del cammino umano e si dipana una storia di “crescita” e di miglioramento
NUMERO 11 – (Racconto tratto dalla raccolta “Sul Morbido Guanciale della Follia”) Allargare il passo… devo allargare il passo… senza perdere la frequenza… il respiro si rompe tra le tempie… li ho alle calcagna… sono vicini…sono maledettamente vicini. Avevo appena due anni quando mia madre mi portò in collegio, affidandomi alle mani nodose di
Allargare il passo… devo allargare il passo… senza perdere la frequenza… il respiro si rompe tra le tempie… li ho alle calcagna… sono vicini…sono maledettamente vicini. Avevo appena due anni quando mia madre mi portò in collegio, affidandomi alle mani nodose di quattro suore ed alle loro storielle del cazzo fatte di angeli invisibili, tutti
Fuori da ogni finestra era stesa una camicia ad asciugare. La debole brezza della sera le gonfiava come tante bandiere obbedienti agli ordini del vento, e i loro colori sgargianti, anche se erano appena rischiarati dalla fioca luce del crepuscolo, risaltavano rispetto al misero grigiore delle mura delle abitazioni. Le piccole case erano attaccate una
Marina Seredà guida turistica, pittrice, scrittrice. Di origini russe (Mosca), italiana d’adozione, da più di 30 anni vive e lavora in Italia centrale. Diplomata all’istituto d’arte di Spoleto, ha conseguito molteplici master in pittura. Spazia nella sua creatività dall’olio al vinarrello, dalla pittura su seta all’illustrazione. Da sempre innamorata di lingua e cultura italiana, promuove le bellezze del
Post più vecchi››