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Mahsa Amini e le insurrezioni in Iran: cos’è accaduto il 13 settembre 2022 (a cura di Teresa Beracci)


Il 13 settembre del 2022 Mahsa Amini protesta assieme a tante donne Iraniane nelle strade di Teheran ribellandosi all’hijab. Così, decide di indossarlo facendo intravedere alcune ciocche di capelli da sotto il copricapo. Per tale ragione, viene prelevata dalla polizia morale su ordine della Repubblica Islamica: è colpevole di oppressione politica nei confronti del governo.

Il 16 settembre del 2022 Mahsa viene torturata e uccisa dalla polizia morale iraniana. Le forze armate si giustificano dicendo che la ragazza è morta dopo una grave malattia. La verità è che la polizia è colpevole di due reati gravissimi: tortura e omicidio, sicuramente anche violenza fisica e psicologica. Da quel giorno le insurrezioni a Teheran e in Iran non smettono di esistere, le donne praticano la stessa ribellione di Mahsa e in nome di Mahsa Amini, supportate anche da uomini che marciano con loro. Il femminismo diviene globale, dal Medio Oriente e le strade di Teheran passa in tutto il mondo, fa eco e fa rumore, non riesce a star ferm

o, è veloce, corre forte e arriva anche in Italia, dove si decide di parlarne, ci si taglia una ciocca di capelli in segno di unione e protesta, affinchè le donne iraniane sappiano che non sono sole. Eppure, neanche questo sembra bastare.   Continuano ad ammazzarle, le donne, a Teheran, l’Iran non placa la sete di vendetta contro le donne ribelli che hanno una propria visione della democrazia, dei diritti e dei doveri civili e umani. La violenza così incombe e diventa sempre più fitta e prepotente, tanto da creare nuove vittime e da dire sempre la stessa versione dei fatti. Si trattava di malattia, non le ha uccise la polizia. Un caso isolato pari a quello di Mahsa è quanto avvenuto nelle primavere arabe del 2011 quando un venditore ambulante, in Tunisia, fu ucciso perché stava vendendo beni di prima necessità col suo carretto. Carretto sequestrato, uomo ammazzato. Un primo segno di allarme, un primo passo verso l’estrema ribellione. Anni dopo, sulla base di ciò, donne giovani alla riscossa, col risultato spiacevole di trovarsi con un’ideologia giusta nel posto sbagliato.

Consiglio il libro Femminismo Islamico della Carocci Editore di Renata Pepicelli per approfondire determinate tematiche inerenti all’articolo.

 

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