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Rabbia, paura e violenza


Da più di venti anni in Italia e in generale in Occidente è aumenta la percezione della minaccia e di conseguenza della paura e della violenza. Percezione che non è sorretta dai dati reali, ma se una percezione diventa di massa allora i dati non contano più. La paura e la rabbia esistono perché quello che le televisioni fanno vedere ogni giorno è violenza. Questo accade quando c’è una crisi economica come quella che l’Occidente sta vivendo dal 1990 che sembra non avere nessuna soluzione. Rabbia, paura e un nemico messo in prima pagina: il diverso, lo straniero! Non importa che assassini e violenze sulle donne, e bambini siano nel 90% commessi da italiani nell’ambito familiare, la televisione diffonde la paura: con la paura si mantiene il Potere! La violenza contro le donne e contro gli omosessuali viene vissuta come “normalità”. Dall’altra parte c’è un atteggiamento superficiale nei confronti degli stranieri, un cosiddetto “buonismo” che non si può più nascondere! Serve una riflessione seria: se è vero che la grande maggioranza degli stranieri vive di stenti e sogna solo un futuro migliore per se e per i propri figli, è anche vero che in molte culture la violenza verso le donne e gli omosessuali sono vissute come un fatto giusto e legittimo. Accade lo stesso in Italia e in Occidente perché la povertà economica e culturale ha legittimato il ritorno della cultura fascista e violenta: come scrisse Goya, commentando la sua opera il Capriccio (Biblioteca Nazionale di Madrid): “Il sonno della ragione genera mostri”! Allora cerchiamo di ragionare senza buonismi e senza pregiudizi (noi lo facciamo da 20 anni!).Cominciamo dal buonismo ipocrita di chi grida al razzismo se qualcuno pone il problema del patriarcato violento di molte culture africane, arabe, indiane ma anche europee, in paesi come la Macedonia, la Bulgaria e l’Ungheria. Proprio questo non voler prendere atto che in queste culture la violenza è la norma, ha legittimato il pensiero fascista, violento e discriminante, in Italia e in molti paesi europei, basti pensare a quelli che per anni sono stati la culla della tolleranza e della libertà: Svezia, Norvegia e Finlandia! La cultura patriarcale e la rabbia violenta anziché essere combattuta viene assecondata dalla miseria del pensiero patriarcale Occidentale, in Italia, in quasi tutta l’Europa e negli Stati Uniti d’America. Il sistema politico cerca di cavalcare la rabbia e la paura per mantenere una guerra tra poveri e più poveri! Per nascondere il fallimento di un sistema capitalista che da sempre è fondato sulla violenza e sulla schiavitù. Ora non c’è giustificazione al fatto che ai nostri giorni nelle montagne della Macedonia i maschi emigrati in Italia e negli altri paesi europei vadano a comprare le proprie mogli al “mercato” della tribù. Non c’è giustificazione se un padre pakistano uccide la propria figlia nata in Italia perché quella donna non accetta un matrimonio combinato, non c’è giustificazione alla violenza commessa da balordi italiani da Catania a Milano. Ma il problema non è solo di natura culturale ed economica c’è una vera mancanza di di volontà di inserire nella legislazione italiana e di altri paesi europei il delitto di assassino con l’aggravante della violenza sessuale o omofobica! La cultura maschilista e patriarcale non riconosce dignità giuridica alla libertà sessuale e non da alcuna protezione contro l’aumento di questi mostruosi assassini. Il tutto mentre le vittime o muoiono o rimangono segnate a vita e quasi sempre i carnefici vengono rimessi in libertà perché i processi durano decenni e non è raro che gli stessi carnefici commettano ancora le stesse violenze.

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