Giornata internazionale della donna. La prof.ssa Nurgul Çokgezici emoziona il convegno degli psicologi della Lombardia.
Written by Pino Rotta, 24 marzo 2025
- (Professoressa Çokgezici Psicologa, pedagogista e mediatrice linguistico-culturale)
Milano – In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha organizzato un convegno che ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del settore, tra cui psicologi, psichiatri e medici. Tra gli interventi più toccanti, quello della Professoressa Nurgul Çokgezici ha suscitato grande emozione e riflessione. Invitata dalla Scuola di Psicoterapia della Gestalt, diretta dal Professor Riccardo Zerbetto, la sua testimonianza ha rappresentato un momento di forte impatto per il pubblico presente.
Psicologa, pedagogista e mediatrice linguistico-culturale, la Professoressa Çokgezici ha raccontato la sua esperienza di donna curda immigrata, sopravvissuta a discriminazioni e ingiustizie, riuscendo con forza e determinazione a costruire un futuro fondato sul sapere e sull’impegno sociale. Il suo intervento ha ricevuto un lungo applauso, lasciando un segno indelebile nei partecipanti.
UN’INFANZIA SEGNATA DALLA DISCRIMINAZIONE E IL DESIDERIO DI RISCATTO
Nel suo discorso, la Professoressa Çokgezici ha ripercorso le difficoltà vissute sin dall’infanzia. Nata in Kurdistan, ha dovuto lasciare la sua terra d’origine e affrontare la dura realtà dell’immigrazione in Italia. Ha raccontato la storia di sua madre, una donna giovanissima con soli 17 anni di differenza da lei, che non ha mai avuto la possibilità di imparare a leggere e scrivere, un destino comune a molte donne della sua comunità. Uno degli episodi più dolorosi della sua infanzia è avvenuto in Turchia, dove, nonostante fosse tra le migliori alunne della classe, venne bocciata al primo anno di scuola elementare solo perché curda. Questa strategia di esclusione scolastica, attuata sistematicamente dallo Stato turco, aveva lo scopo di scoraggiare l’istruzione dei bambini curdi, in particolare delle bambine, privandole della possibilità di emancipazione. Ma invece di arrendersi, questa ingiustizia ha acceso in lei una determinazione incrollabile. Oggi, all’età di 40 anni, è laureata più volte, sta frequentando un Master in Criminologia e si trova al secondo anno della Scuola di Psicoterapia Transculturale, un percorso di quattro anni che le consentirà di specializzarsi ulteriormente.
DALLA SOFFERENZA AL SUCCESSO: IL RISCATTO PERSONALE E PROFESSIONALE
Nel suo intervento, la Professoressa ha parlato anche delle difficoltà incontrate dopo il suo arrivo in Italia, dove ha vissuto l’emarginazione e il bullismo a causa delle sue origini. Crescendo, ha dovuto lottare contro pregiudizi e stereotipi legati al suo nome e cognome straniero, spesso visti come un ostacolo al pieno riconoscimento delle sue capacità. Nonostante due matrimoni difficili – il primo combinato, il secondo fallito – la Professoressa Çokgezici non si è mai lasciata abbattere. Ha trasformato il dolore in determinazione, costruendo un percorso di vita che oggi la vede impegnata nella difesa dei diritti delle donne immigrate e delle donne curde, con l’obiettivo di garantire loro maggiore consapevolezza e opportunità.
UN SIMBOLO DI RESISTENZA E CAMBIAMENTO PER TUTTE LE DONNE
Attraverso la sua storia, la Professoressa Nurgul Çokgezici ha lanciato un messaggio chiaro: le donne immigrate non sono sole e hanno il diritto di riscattarsi attraverso la conoscenza e la determinazione. Il suo intervento ha rappresentato un momento di grande ispirazione per tutti i presenti, sottolineando come coraggio e volontà possano abbattere qualsiasi barriera sociale e culturale. In un mondo ancora segnato da discriminazioni di genere e pregiudizi verso le donne migranti, la Professoressa Çokgezici è diventata un punto di riferimento per molte donne che lottano per affermare la propria identità e il proprio valore. Oggi, la sua storia è un esempio di resistenza e cambiamento, una testimonianza che continua a ispirare non solo le donne immigrate, ma chiunque creda nel potere della conoscenza e della lotta per la dignità.