Dopo Brexit l’Italia, dopo l’Italia cosa?
Written by Pino Rotta, 11 dicembre 2024
di Giorgio Apostolopoulos
Il NO del popolo italiano a Renzi, va oltre l’Italia, come ha superato il confine britannico il Brexit e la gestione micropolitica interna il NO Greco… . I popoli d’Europa, ora si incontrano sulla linea rossa che separa la suppurazione dalla borghesia corrotta, dalla vita reale delle persone normali. Economicamente impoveriti dalle barbarie neoliberiste di misantropia, con l’austerità che copre quasi due terzi della popolazione in tutti i paesi europei, in particolare nel Sud, i popoli d’Europa si ribellano, perché non c’è altro modo … .
Frammentati socialmente, a causa del loro ostracismo, dal processo partecipativo e di coscienza confusa, a causa della volgarità che corre, la concezione apolitica di imporre una politica antiedeologica, i cittadini europei si rendono conto in maniera massiccia, anche con un certo ritardo, che qualcosa non va nel funzionamento della democrazia nel continente dove e nato “l’illuminismo”.
Quando l’Euro gruppo senza nemmeno essere istituzionalizzato, è l’autorità suprema sotto il dittatore Schaeuble, che decide la morte di un paese, il mondo vuole inviare alla Direzione europea un vaffanculo… .
Sganciati dai partiti regimali, sospettosi ormai dal vecchio e delusi da anni da i fallimenti della sinistra a livello internazionale, per poter elaborare le nuove condizioni create negli ultimi 20 anni , i cittadini europei non stanno cercando in questa fase il Messia, ma solo punire ….
Così ogni urna è solo il loro pretesto di vita, la loro grande occasione per punire il nemico comune, cioè l’egemonia dominante, la quale accetta – per fortuna – successivi shock. Qualunque cosa viene imposta come un modo di austerità fiscale e povertà Repubblicana viene annullato nella società in modo schiacciante.
Può Renzi, aver vestito ultimamente i panni dell’ “obiettore di coscienza” contro la monocrazia tedesca, ma ormai era troppo tardi. L’identificazione assoluta con la costituzione di Berlino e la regola speciale di Francoforte per tutti questi anni, non hanno convinto gli italiani; così ha avuto la stessa sorte di Cameron. Entrambi hanno giocato apparentemente con un unico obiettivo: l’avvolgimento, per la perdita del quale, responsabili sono le loro politiche. Hanno giocato e perso…
L’Europa di Schauble non preoccupa più nessuno, tranne lui e i suoi scagnozzi che sembrano strappati dalla stessa copia. Dagli argomenti dei sostenitori del SI in Italia, mancava solo quel famoso detto della nostra Vultepsi (che rimaniamo senza carta igienica se si votava per la sinistra) .
Come i cani di Pavlov, i scagnozzi di Schauble, reagiscono a qualsiasi potenziale NO con identici riflessi. Quando non parlano per il “giorno del giudizio”, adornano servitù e quando vengono sconfitti distolgono la ribellione ideologica, battezzandola stupida banalità e antistorica innovazione del populismo. I più coglioni non esitano a parlare di persone con ritardo mentale che non capiscono cosa hanno votato …
Il NO degli italiani ha molte letture e provoca in modo affidabile le domande per il giorno successivo, ma non viene assegnato a nessuno né a Berlusconi, né alla Lega Nord . Né viene degradato dalle lamentele di un “conformismo di sinistra” che nasconde imbarazzo a capire la vera laicità di produrre i propri eventi politici. Ahimè, se le reazioni di un popolo vengono storicamente valutate da chi ha tentato di guadagnare o sorpassare!
Stiamo vivendo un cambiamento storico in Europa dal basso verso l’alto e siamo ancora all’inizio . Il grande silenzio dei popoli durante il primo decennio del 2000, si sta rompendo con un rumore fulmineo e la sua spaccatura si sta allargando in tutte le direzioni.
Speriamo che fino a Schaeuble….
Ottima e cruda analisi