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La ricerca musicale del duo Macramè


Maggiormente conosciuti come componenti del Gruppo musicale I Mattanza, il duo Macramè, composto (da sinistra a destra nella foto)  da Mario Lo Cascio, Rosamaria Scopelliti, e la partecipazione da guest di Gino Mattiani, regala al pubblico che ama non solo la buona musica ma anche la ricerca antropologica che spazia dalla vocalità, al sapiente e raffinato uso di strumenti a corda, tastiere, percussioni ed il recupero di antichi strumenti “mediterranei”, che spesso vengono ricercati e realizzati presso i pochi liutai che ancora mantengono viva questa  forma artigianale che di vera arte però si tratta.

Nel interpretazione di opere non solo della tradizione ma anche della contemporaneità, quasi sempre proposte nell’antica lingua che fu dei coloni greci che giunsero, in più periodi e in più luoghi, nel sud dell’Italia ed in particolare della Puglia, della Calabria, della Sicilia e, in parte della Sardegna, ma si spinsero lungo tutta la costa del Tirreno italiano e della Costa Azzurra francese, portando con sé non solo gli strumenti dell’arte ma la lingua e le sonorità che dall’antica Grecia, attraverso una naturale contaminazione mediterranea, hanno fatto arrivare fino a noi le antiche sonorità, ritmi e linguaggi che, appunto in vari periodi che vanno dall’anno 500 a.C. fino alle soglie dell’anno 1000. I Macramè, sullo stesso percorso di continuità dei Mattanza, ma con la voglia di aprire certo anche  nuovi percorsi di ricerca e offrire anche una propria proposta musicale, portano, finalmente di nuovo, anche se con qualche restrizione, nei luoghi pubblici questa loro musica, queste canzoni che, mentre affascinano per capacità di coinvolgimento sensoriale il pubblico, che con la voce e la musica, fanno anche un’operazione di sperimentazione con testi e musiche che spesso si rifanno ad autori contemporanei come Franco Battiato o Fabrizio De Andrè. Mario Lo Cascio, tra gli autori storici e più valenti sia de I Mattanza che del duo Macramè, trova facile e naturale consonanza alle sue performance dalle tastiere alle chitarre, nella altrettanto coinvolgente e competente vocalità e capacità musicale, incentrata soprattutto, ma non solo, sulle percussioni, nella voce di Rosamaria Scopelliti che, con la versatilità dei toni del soprano che padroneggia note basse e acuti perfetti.
La presenza guest di Gino Mattiani arricchisce in maniera straordinaria le esecuzioni passando dagli strumenti a corda, a quelli a fiato, dalla fisarmonica alla voce, da lui usata come vero e proprio strumento. Si ritorna quindi ad una normalità che la pandemia ci aveva strappata (e che ancora ci limiterà per molti mesi ancora) che i Macramè ci fanno apprezzare ancora di più per questa troppo repressa nostra voglia di socialità.

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