Reggio Calabria nelle Storie di Erodoto
...Si narra infatti che Minosse , giunto alla ricerca di Dedalo in Sicania, quella ora detta Sicilia, morì di morte violenta. Con l'andar del tempo i Cretesi, tutti tranne i Policniti e i Presi, spinti da un dio, andarono con una grande armata in Sicania e assediarono per cique anni la città di Camico che ai miei tempi era dominata dagli Acagrantini. Ma alla fine, non potendo né espugnarla né rimaner lì essendo alle prese con la carestia , se ne andarono abbandonandola. Ma quando navigando giunsero all'altezza della Iapigia una grande tempesta li sorprese e li gettò a terra; e essendosi sconquassate le navi, poiché non appariva loro alcun mezzo per tornare a Creta, rimasero lì, fondando la città di Iria e, mutato nome, da Cretesi divennero Iapigi Messapi, ed invece di isolani continentali. Muovendo dalla cità di Iria colonizzarono le altre, e molto tempo più tardi i Tarantini, nel tentativo di scacciare gli abitanti di queste città, riportarono una grave disfatta tanto che questa fu la più grande strage di greci di tutte quelle che io conosco, di Tarantini appunto e di Reggini, questi infatti costretti da Micito figlio di Chero giunsero in aiuto dei Tarantini e morirono in quell'occasione in tremila. Il numero dei Tarantini non fu neppure possibile calcolarlo. Questo Micito, che era al servizio di Anassilao, era stato lasciato come reggente a Reggio ed è quello stesso che, scacciato da Reggio ed andato ad abitare a Tegea in Arcadia, dedicò in Olimpia numerose statue...
![]() |
HELIOS Magazine |