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TURISTI PER SFIGA!Reggio Calabria - Tanti alberghi senza turisti....
Siamo in piena estate ormai, anzi ci siamo già liquidati giugno e luglio e ancora stiamo aspettando di sapere quali saranno le proposte dell’amministrazione comunale per far attirare i turisti a Reggio! Va bhè ci siamo abituati ormai a questa sciagura, speriamo solo che duri ancora per poco.
Intanto abbiamo dato un’occhiata alle offerte alberghiere della città e della provincia di Reggio Calabria ed abbiamo scoperto che… non è cambiato nulla! Una settimana a Reggio, solo camera e prima colazione, costa dai 900 ai 1200 euro, in provincia, sulla costa ionica che su quella tirrenica, si va dai 500 ai 750 euro in bungalow (quelli di cemento a cubo!) e circa 1000 euro in albergo, a persona ovviamente, non sempre con mezza pensione a buffet. Addirittura a Gambarie lo scorso anno il 15 agosto (a Ferragosto!) se volevi cenare dovevi scendere a Reggio perché i ristoranti dei due alberghi della piazza centrale erano chiusi!
Abbiamo anche fatto un paragone con località che conosciamo per averle visitate di persona ed abbiamo scoperto che una settimana a Marbella o ad Ibiza in Spagna o ad Hammamet o Monastir in Tunisia costa dai 500 agli 800 euro, VOLO andata e ritorno INCLUSO e mezza pensione, andata e ritorno fino in Cina 600 euro circa!
Allora ci chiediamo, aldilà di ogni razionale riflessione sulle possibilità di creare iniziative di attrazione culturale, impegni degli enti locali, delle associazioni culturali, della Regione, del Parlamento, dell’ONU, ma gli imprenditori turistici reggini fanno il secondo lavoro? Consentiteci questa domanda che ci sembra logica per le leggi di mercato: quando c’è poca domanda (pochi turisti) il prezzo scende! O no?!? Se invece a Reggio si paga una stanza come a Parigi, ad Amsterdam o a Londra e gli alberghi sono semivuoti, 11 mesi all’anno vuol dire che gli albergatori campano con altri lavori! Non si scappa! Hanno qualche pensione dell’Inps, vendono le caldarroste ad ottobre, vanno a raccogliere i pomodori in Campania e in Puglia e l’uva in Toscana…. Oppure la spiegazione è un’altra: non investono soldi di tasca loro!
Si accontentano dei sussidi regionali e di altre prebende. Ma a parte la satira, non è certo così che la nostra città e la nostra provincia può sperare di vedere svilupparsi il turismo, nessun turismo di nessuna natura, tutti in Italia ed all’estero offrono di più ed a costi molti inferiori. Questa è una realtà che preoccupa tutti sembra tranne gli operatori turistici… valli a capire.
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