Poesia - "Semi" di Amerigo Iannacone Edizioni Eva pag.115 euro 10,00
Nell’apparente semplicità del titolo di questa raccolta di poesie è celata la chiave di lettura per comprendere il complesso e ben elaborato percorso lirico e umano dell’autore. I semi da sempre simboleggiano il sacrificio che diventa dono, un morire per il divenire. Una volta sotterrato, il piccolo seme deve lasciare "marcire" il proprio "sé" per trasformarsi in albero, e solo traendo nutrimento dall’oscura terra può fiorire alla luce e crescendo avvicinarsi sempre di più al sole. Proprio come i semi i versi di Iannacone nascono nella dura "terra" del quotidiano per alzarsi verso il terso cielo dell’infinito e spingersi oltre le fosche nebbie del futuro. Versi che ci parlano di madri che impastano pane salato di sudore, di un ricco che non ti conosce e dei tanti inganni della vita, senza però mai cadere nello sterile pessimismo perché come scrive l’autore: Ti fa uomo/ la coscienza di vivere ogni giorno. Così come i semi in potenza sono frutti, e solo quando sono divenuti tali raggiungono il loro perfezionamento, le liriche di Iannacone sono vissuto che diventa insegnamento, un sofferto osservare che si sviluppa in pensiero attivo. Il libro non a caso si divide in sei sezioni, tutte con titoli richiamanti le fasi di sviluppo della vita di un albero e che segnano anche le tappe della ricerca poetica dell’autore. La prima sezione ha come titolo "Radici", il passato che fornisce sostentamento al presente, l’antica origine dell’albero, mentre l’ultima sezione, intitolata "Semi", rappresenta la fine che segna un nuovo inizio, rispettando l’eterno moto circolare che immutabile regola l’esistenza. Non sono rimasto sorpreso nello scoprire, leggendo la nota biobibliografica, che Iannacone si è dedicato anche alla composizione di haiku, perché molte delle poesie contenute nella raccolta ricordano i canoni che caratterizzano questa difficile forma di poesia giapponese. Non mi riferisco ovviamente al canone sillabico ma alla minuziosa ricerca di un verso vibrante, che riesca ad immobilizzare il fuggevole attimo nel quale, con gli occhi dell’anima, cogliamo la vera essenza delle cose. "Semi" di Iannacone è un libro "non chiuso", perché dopo averlo letto i suoi versi continuano a crescere nel silenzio della nostra mente.
Vincere soli
Vincere soli
tra pagine
che ti portano
in mondi sconosciuti
spazi infiniti
amati universi.
Tra grafemi
che all’infinito si mescolano
in vocaboli, in versi.
Tra pensieri che vivono
in spazi senza limiti
una loro libertà.
Nei voli
della mente.
La solitudine si vince
solamente
stando soli.
(Campobasso, 26 aprile 1996)
Una mano
Una mano sognavo
che mi accompagnasse
nella vita
che io sapevo difficile
ed era disperata.
(Cappagna, 6 marzo 2003)
Il temporale
Il temporale
autunnale
ha dissestato
il selciato,
ha sconvolto
il volto
del lido,
ha travolto
il nido
delle antiche
formiche.
(5 ottobre 1993)
Labirinto
Senza il filo viaggio
nel labirinto globale
di villaggio in villaggio
di casale in casale
e non c’è via d’uscita
nella vita.
(11 ottobre 1996)
Ogni giorno
La vita è un frullo d’ali,
un volo che attraversa l’orizzonte.
Non puoi
procedere morendo nella vita.
Ti fa uomo
la coscienza di vivere ogni giorno.
(Venafro, 14 marzo 1993)
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