Politica
Intervista con il Prof. Ercole Nucera, Segretario regionale per la Calabria
del Partito Socialista Europeo
D.: Prof. Ercole Nucera quali prospettive si aprono con la nascita di Sinistra e Libertà, ormai prossima a diventare partito?
R.: In questo giorni a Roma si riuniscono gli organismi nazionali per decidere su questo progetto. C’è la volontà condivisa a livello nazionale di continuare l’ esperienza di Sinistra e Libertà e partiamo da un dato positivo. E’ vero che non abbiamo raggiunto il 4% per poter avere rappresentanza nell’europarlamento, ma il nostro risultato è stato raggiunto in una cornice in cui il PD ed il Centrosinistra complessivamente è uscito ridimensionato da questa consultazione elettorale. Il PD perde 7 punti mentre noi, in questa situazione di crisi della sinistra, abbiamo raggiunto la quota del 3% (circa un milione di elettori) mentre alle elezioni politiche, con la vittoria di Prodi e il Centrosinistra in avanzata, avevamo raggiunto a malapena l’1%. E’ una ripresa che rappresenta un voto di opinione per Sinistra e Libertà che è superiore alla somma dei singoli soggetti che l’hanno costituita. Anche in Calabria siamo decisi che questa esperienza debba andare avanti.
D.: La presenza di Nichi Vendola è stato un forte valore aggiunto?
R.: Poche settimane prima delle elezioni europee il nostro Segretario Nazionali, Nencini, è rimasto coinvolto in un incidente che gli ha impedito di partecipare alla campagna elettorale, c’è stato, e si è visto, un grande protagonismo di Nichi Vendola, che ci ha ben rappresentati e che lavora per la costruzione di questa nuova sinistra in Italia. L’obiettivo è quello di riunificare la "sinistra possibile", possibile nel senso di mettere da parte alcune arroganze. Abbiamo visto che la cosiddetta sinistra estrema, pur presentandosi con un unico simbolo, Falce e Martello, ed essendo due partiti non hanno raggiunto il 4%. Evidentemente hanno perso la loro forza di attrazione attorno ai temi del lavoro e delle politiche sociali. Questi sono dato che non sono frutto di opinioni sociologiche sono dati aritmetici. Nichi Vendola in questo contesto può rappresentare un punto di riferimento perché è un leader colto, intelligente e che riesce a parlare ai giovani. Lo si è visto anche nei comizi anche a Reggio Calabria dove c’è stata una presenza di giovani che non si registrava da molto tempo. Quindi ci sono le condizioni perché questa formazione vada avanti, nonostante le indubbie difficoltà, che certamente saremo in grado di superare, e saremo in grado di dare contenuti ed un programma definitivo.
D.: Quindi la Calabria, ancora una volta, come laboratorio di sperimentazione politica. Il PSE alle elezioni europee raccoglie consensi che sono ben al di sopra della media nazionale eppure si ha la sensazione che questi consensi non siano l’espressione di una linea politica socialista ma più che altro il frutto dell’attività dei singoli assessori. Un esempio tra tutti l’attribuzione di ingentissimi finanziamenti regionali all’edilizia religiosa contro finanziamenti molto ridotti per l’edilizia scolastica. Lei coglie questa contraddizione?
R.: Per dipanare questo quesito, che è molto intelligente ed importante come lei lo pone, dobbiamo analizzare i numeri. I numeri ci dicono che c’è una continuità nel consenso perché noi abbiamo confermato circa 9 mila voti nella provincia di Reggio Calabria e abbiamo raggiunto 20 mila voti nella provincia di Cosenza dove pure c’era la presenza del nostro assessore ai lavori pubblici. Per quanto riguarda la questione dei finanziamenti le posso dire che non è una scelta dell’assessore, 20 milioni di euro erano nella finanziaria calabrese per l’edilizia di culto, ed è stata una scelta di tutto il Consiglio regionale l’assessore ha dovuto dare seguito a questa scelta. Noi siamo stati quasi l’unico Partito in Calabria a raggiungere il 6% senza avere nei territori rappresentanze significative e devo dedurre che andando alle elezioni prossime regionali con una organizzazione sul territorio questi consensi aumenteranno. Non è che nelle passate elezioni europee i socialisti abbiano avuto un risultato cosiddetto "drogato", è stato un risultato fisiologico che rappresenta una continuità rispetto alle politiche, è stato il maggior apposto riconosciuto anche da Sinistra Democratica e da Vendola.
D.: In termini numeri è indubbio, ma in termini di politica socialista dove è la caratterizzazione?
R.: In alcune occasioni, per la verità, non abbiamo saputo rappresentare il nostro peso elettorale per dare un’impronta socialista su temi come l’ambiente, la sanità, ecc. questo è stato un nostro limite. Nell’incertezza del Centrosinistra, guardiamo alla posizione di IdV o alle finte dell’UDC, noi dobbiamo puntare sulle nostre forze per dare visibilità al cambiamento ed alla discontinuità della politica calabrese con un ruolo di protagonismo. Abbiamo tutto l’interesse per andare in questa direzione ed organizzare Sinistra e Libertà, anche alla luce del risultato del referendum sulla legge elettorale che conferma la volontà di mantenere un sistema basato su diverse identità.
Entro dicembre noi saremo pronti ad affrontare questa sfida.
(il video integrale è consultabile sulla Web Tv di Helios Magazine: www.heliosmag.it)
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