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di questo numero

 

 

"Ciclope"

(di Angela Pellicanò)

 

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1996- 2016 Venti anni di Helios Magazine riassunti in 8 minuti!

Uno sforzo di sintesi, ma un doveroso omaggio a tutti gli amici e le personalità italiane e straniere che ci hanno accompagnato in questi 20 anni. Grazie.

( qui il link per i video del Convegno del 19.3.2016)

Società

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Società

La Grande Crisi della Globalizzazione

di Pino rotta

 

 

 

Quest'anno 2014 non sarà certo ricordato, in Italia e più in generale in Europa, come un buon anno. Ma è nulla se si guarda a quello che succede in Nord Africa, Medio Oriente e nei paesi dell'Africa occidentale colpiti dall'espansione del virus ebola. Per cordoglio taccio sulle vittime che stanno in fondo al Mediterraneo.

Mentre mi accingevo a scrivere questo editoriale un amico mi ha regalato un saggio di Vincenzo Li Donni Governare la Globalizzazione, il saggio è quasi contemporaneo a quello da me pubblicato con il titolo E' un mondo complesso (2001) e, ovviamente, molti concetti sono condivisi, ma nel leggere questo libro di Li Donni mi colpisce una coincidenza con la mia analisi fatta in contemporanea. Li Donni, per introdurre l'analisi sulla globalizzazione, usa il concetto di "solco evolutivo del capitalismo".

Mi fa particolarmente piacere questa scoperta, che confesso non mi aspettavo poichè il concetto non è molto usato nella letteratura sociopolitica. Il concetto di globalizzazione quale evoluzione del capitalismo è il tema fisso dei miei studi degli ultimi quindi anni. Differenza sostanziale, ma non avulsa, il taglio prettamente economico del saggio di Li Donni rispetto ai miei lavori di sociologia.

Questo concetto di globalizzazione come evoluzione del capitalismo ci riporta al pessimo anno 2014.

La Globalizzazione, quella conosciuta in senso stretto ai giorni nostri, tecnicamente inizia con la caduta del Muro di Berlino e l'apertura delle frontiere, soprattutto per merci, aziende e denaro. Bisogna dare una dimensione "globale" anche agli avvenimenti che si susseguono dal 1989 in avanti. Ho provato a dare una lettura di questi avvenimenti nel saggio POTERE Governare con la paura (2012) che si può riassumere con due tratti comuni a quanto è avvenuto nel mondo in questi anni, due termini terribili: guerra e impoverimento.

Per farcela accettare, la guerra, nell'era delle comunicazioni multimediali, è stata solo raccontata dai media e dai politici occidentali (pochissime foto e quasi nessuna immagine televisiva!) come "guerra umanitaria". Quale termine più ipocrita può esserci per la distruzione di esseri umani? Nemmeno la giustificazione del terrorismo può far accettare questa ipocrisia. Era necessaria la guerra in Iraq contro il dittatore Saddam Hussein mentre in Siria e nel territorio occupato dai Curdi in Turchia le stragi di innocenti potevano aspettare?

Come abbiamo già scritto in altre occasioni la guerra è stata programmata per destabilizzare l'area che dall'Atlantico arriva al Caucaso con l'obiettivo di fermare il processo di unificazione europea e l'espansione cinese.

Più complesso, ma non meno devastante, è il termine "impoverimento". Già impoverimento di chi e di cosa?

La Globalizzazione cancella rapidamente il freno alla delocalizzazione delle aziende, soprattutto europee, che prima si spostano nel paesi dell'ex URSS e poi in India e poi nell'ultimo vero impero comunista rimasto, la Cina. Il Capitalismo dimentica la propaganda anticomunista e scopre la "bontà" del mercato orientale e lo fa con i più fanatici ed agguerriti anticomunisti Regan e Bush. La corsa europea all'Est postcomunista è guidata invece dalla Germania che porta molti soldi e crea molti debiti da parte di questi paesi nei suoi confronti.

La guerra porta lavoro e sviluppo negli Stati Uniti (fino al ritiro dall'Iraq, poi arriva la crisi) mentre nel nucleo "storico" dell'Europa rimangono capannoni vuoti e disoccupazione, con il risultato che o si aumentano le tasse o si rinuncia al benessere dello stato sociale che avevamo conosciuto prima della Globalizzazione. La propaganda da la colpa all'Euro, all'Europa, alla Germania della Deutsche Bank, la verità più cruda e semplice è che "il corso evolutivo del capitalismo" ha avuto la meglio. I governi fantoccio succubi di Regan e di Bush ci hanno lasciato sia i debiti che la carenza di servizi.

Quando si è creato il primo nucleo politico dell'Unione Europea esso poggiava (e poggia formalmente ancora) sui valori storici europei: libertà, diritto e difesa dello stato sociale. Valori che, ci dicono, che oggi non ci possiamo più permettere perchè non ci sono più soldi. E' vero, l'evasione fiscale (soprattutto italiana) degli ultimi venti anni ha portato i soldi all'estero, nei nostri paesi sono rimasti i debiti (cioè dobbiamo pagare scuole, ospedali, trasporti, ecc.) ma i soldi che spendevamo per questi servizi rappresentavano il modello di civiltà europea. Oltre ad averci impoverito economicamente ci hanno impoverito di civiltà! La soluzione però sta scritta nella Costituzione europea: non meno ma più Europa! Non meno ma più Organizzazione delle Nazioni Unite. Con poteri politici reali ed operativi non solo formali. L'anno 2014 è solo uno della Grande Crisi prodotta dalla Globalizzazione ma se gli europei ritrovano l'orgoglio della propria storia liberale e socialista non è ancora tardi per fermare la disfatta della nostra civiltà.

 

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SOMMARIO

Società

La Grande Crisi della Globalizzazione

di Pino rotta

 

Quest'anno 2014 non sarà certo ricordato, in Italia e più in generale in Europa, come un buon anno. Ma è nulla se si guarda a quello che succede in Nord Africa, Medio Oriente e nei paesi dell'Africa occidentale colpiti dall'espansione del virus ebola. Per cordoglio taccio sulle vittime che stanno in fondo al Mediterraneo.


 

 EConomia  

Degli Algoritmi Evoluzionistici e Rivoluzionari

di Francesco carlo morabito (*)

 

 

 

 

Liberamente tratto dalla relazione tenuta all’Accademia Reale di Scienze Economiche e Finanziarie di Spagna (RACEF); Sessione Internazionale di Novembre 2014: "Evoluzione, Involuzione e Rivoluzione nei Sistemi Sociali". Un algoritmo rivoluzionario simula la dinamica di un sistema ispirandosi a modelli di cambiamento degli scenari politici e sociali. Un modello socio-culturale si basa su un insieme di regole, leggi e comportamenti che diventano egemonici nell’ambito di un periodo storico, fino a diventare la "base di conoscenza" di una popolazione (che include le "credenze"), da trasmettere alle generazioni che si formano.


 

società  

25 anni dalla caduta del muro di Berlino

di ELISA CUTULLE'

 

 

 

 

Sono nata nella Repubblica Federale tedesca e, lo ammetto, ancora oggi quando penso al muro di Berlino vengo presa dall’emozione. Sono cresciuta in una Germania divisa, in una Germania in cui noi, occidentali, non venivamo a sapere molto.


 

POLITICA  

La Calabria che verrà

di GIORGIO NERI

 

 

 

 

La politica non sta vivendo un bel periodo. E' un dato di fatto che in molti oggi riconoscono e condividono. Al di là del crollo, o per meglio dire, il fallimento delle ideologie che ha tolto interesse nella politica, soprattutto in quella politica che nel passato ha movimentato le masse, dell'una e dell'altra parte, oggi molte sigle, grandi e piccole, stentano a proporre un'idea, un progetto  stentano a proporre un'idea, un progetto ...


 

ESTERI

Elezioni in Brasile: vince Dilma, e ora?

di ARTHUR ROTTA

(traduzione di Domenico Grillone)

 

 

 (Versão em Português)

 

Nel mese di ottobre scorso più di cento milioni di brasiliani si sono recati alle urne. E’ stata in questa consultazione elettorale che il Brasile ha ricondotto al potere la signora Dilma Vana Rousseff. Nel 2014, la prima donna ad essere eletta presidente del Brasile, è stata confermata lo scorso 26 ottobre con uno stretto margine di voti.


giustizia

Antiracket e antiusura, la proposta di Confesercenti

di sergio v. morabito (*)

 

 

 

Lo scorso 27 novembre, presso la Sala della Biblioteca della provincia di Reggio Calabria, si è tenuta la Conferenza regionale dedicata alla rifondazione del movimento antiracket e antiusura. Un incontro organizzato su iniziativa di SOS Impresa (associazione antiracket e antiusura promossa da Confesercenti) e di Libera.


giustizia  

Gianluca Congiusta, sospeso tra i "vuoti" dello Stato

 

inforedazionale a cura di mario congiusta

 

 

L’imprenditore sidernese vittima innocente della criminalità da 10 anni è in attesa di giustizia

 

Erano le 22.30 circa del 24 maggio del 2005, la mano assassina di un appartenente alle consorterie criminali sidernesi ha spento per sempre la vita di Gianluca Congiusta, 32 anni, imprenditore nel settore della telefonia illuminato e coraggioso, per aver scelto di non andare via dalla Locride, per aver scelto, si scoprirà dopo, di non abbandonare al proprio destino persone a lui care.


 

 

SCIENZE E SOCIETà

Congresso degli psichiatri tunisini. 25 ottobre 2014

Di GéRARD HADDAD (*)

 

 

 

 

Cari amici, cari colleghi, ringrazio il comitato organizzatore, il presidente Béchir Ben Hadj Ali e tutti quelli che mi hanno fatto l’onore d’invitarmi, in chiusura di questo imponente congresso, a tenere una conferenza. Voglio cogliere in questo invito il simbolo della nostra nuova Tunisia pronta a accogliere calorosamente i suoi figli.


 

 

Società

La profezia che si autoavvera e la coazione a ripetere

Di salvatore romeo (*)

 

E’ il modo di vedere la realtà che rende le persone serene o preoccupate, ottimiste o pessimiste, o ancora disposte a percepirsi forti o deboli. Uno degli principi più noti della psicologia freudiana è rappresentato dalla cosiddetta profezia che si autoavvera, che in parole povere riguarda alcune convinzioni su se stessi o sulla vita quotidiana che spessissimo si realizzano. Il fatto poi che si compiano non fa altro che avvalorare la loro supposta veridicità, confermandone la correttezza e sollecitando un modo di pensare magico, come se la vita possa essere influenzata da forze o energie soprannaturali

 

 

SCIENZE  

Sessualità - Cure primarie, ipercontrollo genitoriale e soddisfazione sessuale: risultati di ricerca

Di maria laura falduto (*)

 

 

 

Quando una problematica sessuale si presenta come argomento principale di un’intervista clinica, questa solitamente rappresenta solo la punta di un iceberg al di sotto del quale si strutturano molteplici altri aspetti: i nuovi modelli dinamici di interpretazione e di trattamento delle disfunzioni sessuali considerano infatti la natura eziologica multicomponenziale del disturbo e lo stesso ciclo di risposta sessuale...


 

 

cifrematica  

5 lettori e 3000 ore

Di giancarlo calciolari

 

 

 

 

 

 

Nessuno sta in uno strato pianificato, nemmeno dal piano fallico noto per il suo primato. Ciascuno è statuto nel dispositivo di direzione, nell’itinerario. Il primato del fallo è un fantasma che conferma la stupidità per la rinuncia allo strato intellettuale. Strato senza più stratificazione normatica.


 

arte  

Natale in Comune

La più piccola galleria calpestabile d’arte contemporanea

Di kreszenzia gehrer

 

 

 

Dove? A Reggio Calabria. Quella punta dello Stivale tutta italiana, talmente italiana e situata talmente in quell’estremo liminare tra la vita e la morte (culturale) da essere ricordata dalla stampa nazionale solo in determinate occasioni: durante le cure palliative. Non abbiatemene!


 

SOCIETà

L'archeologo tra crisi e professionalità negata

Di Alessandro viesti

 

 

 

 

L’Italia è da sempre considerata il paese delle Arti, dell’Archeologia e dei Beni Culturali, il cui unicum dovrebbe essere, a detta di tutti, l’eccellenza delle professionalità dedicate allo sviluppo del suo Patrimonio. Da professionista del settore posso assicurare che le cose non sono per nulla così. La professione dell’archeologo, seppur affascinante, rischia oggi di diventare una mera idea fantastica stampata nella mente di pochi nostalgici.


 

recensioni

Uno sterminatore senza anima

Di elisa cutullè

 

 

Tobias Moretti è noto al pubblico italiano per aver interpretato a lungo il ruolo del commissario nel telefilm “Il commissario Rex”. Di tutt’altra levatura è invece il film che l’ha visto protagonista  alle Berlinale 2014, conclusasi il 16 febbraio 2014.  Assieme a Sophie Rois,  Antonia Moretti, Lenz Moretti e Pauline Knof è uno dei protagonisti della produzione tedesco-austriaco-israeliana “The Decent One” diretta da Vanesa Lapa. Un documentario che racconta una storia particolare: la storia di Heinrich Himmler, che nel 1934 era il capo delle forze di polizia nel Terzo Reich.


 

arte

"Salva l'arte e sconfiggi i nazisti" - Capacità simbolica, linguaggio e capacità di immaginare è sostituita dal pieno godimento dell'immagine

Di kreszenzia gehrer

 

Questo la parola d’ordine accattivante di George Clooney-George Stout, the monuments man. La trasposizione cinematografica, arrivata in Italia solo da qualche settimana,  riprende la storia dell’omonimo libro: un “plotone” dell’esercito americano composto da esperti, critici, artisti, direttori di musei devono cercare, recuperare e mettere in salvo dall’ordine di distruzione lanciato da Adolf  Hitler le opere d’arte trafugate dai nazisti nei territori occupati.


 

cULTURA

Perù - Nuovo studio sui teschi allungati di cultura Paracas

Di patricia llanos rotta

 

 

Paracas è stata una delle prime società complesse della costa meridionale del Perù, le sue origini risalgono tra il 700 aC e 100 anni dC (Rowe 1964) è stato centrato lo sviluppo oggi Ica 18 km a sud di Pisco, un territorio desertico, con un susseguirsi di pianure, valli, oasi e un litorale con baie e penisole. Su questa penisola, nel 1925 , il Dr. Julio C. Tello ha ritrovato due grandi cimiteri, quello di "collina  rossa" (1925) e "testa lunga" (1927).

 

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