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POESIE
In memoria di mio padre
di Carlo
Morabito
(nella foto
a destra il prof. Giuseppe Morabito)
Ci vuole amore
E’ bastato alzare le
coperte
Per rivedere il giorno
Tra nuvole intrecciate
Che manifestavano l’alba
Raccontandola sotto i
ponti ai barboni
E al borbottio delle
barche a motore in spiaggia.
Non basta la passione,
Ci vuole amore:
Ce lo hanno regalato
Dobbiamo restituirlo.
Basta alzare il vento
E ascoltare il mormorio
delle sirene
Aprire le finestre e
respirare
L’ultima aria che manca.
Carlo Morabito
Reggio Calabria, 22
gennaio 2016
Fammi vedere il mare
Quando si specchia nelle
case
E l’uomo con la radiolina
e il costume alto
Scende con la bambina a
prendere il sole
Fammi vedere il mare
Dalla finestra e dal
balcone
Dalla ringhiera ruggine
del paradiso
Quando il cuore e gli
occhi non sentono che vento.
Fammi vedere il mare
In questo portento di luce
Nel cerchio a tampone e
nel pensiero territoriale
Nel crudo desiderio di
spargere il sale.
Fammi vedere il mare
Che balla e stride,
ruggisce e ride
Il mare da interpretare
nel bisogno di grandezza
Il mare da attraversare.
Carlo Morabito
12/1/2016
Lascia che ti sollevi
la schiena
Lascia che ti sollevi la
schiena
In posizione due:
Non è sempre notte dietro
la finestra
E se ti sporgi appena puoi
ancora
Vedere la piazza.
Quelli che ci passano ora
Guardano qui e ci vedono
discutere:
Non c’è nessuno nella tua
casa
Solo polvere sui vestiti.
Il sole passa lesto sui
capelli grigi
Serpeggiano affanni
crepuscolari
E la guerra si combatte
ancora
Lungo le scale di
Redipuglia.
I soldatini di gomma
sfilano in tasca
Dentro le brume della
laguna
E quando mi assopisco sul
treno,
Con la coda dell’occhio
Mi accorgo che tu ci sei.
Se deridono i tuoi
tentativi
Di farcela da solo,
Chiedi una mano per
farcela insieme:
Dentro questo sacchetto
C’è ancora un pezzo della
tua libertà,
Ora l’abbiamo tolto
Mentre dormivo atterrito
dai sogni
Brutti di non poterti
cercare più.
Il dolore scandaglia le
arterie
E torna felice raschiando
il fondo dei pensieri.
Dove ti sei nascosto, tu
forse sei
Ancora libero e solo,
Ti sarai dimenticato di me
In una seicento bianca
E poi mi troveranno solo e
libero
Discendere le colline di
Savona.
Una betulla stenta e il
buio
Mi fanno sapere che la
speranza
Non muore mai per ultima:
Je forme une entreprise
Che non avrà più imitatori:
Sono tutti andati in fumo
Con il trasferimento delle
filande al nord.
Carlo Morabito
27 gennaio 2016
Breve Nota Biografica:
Giuseppe Morabito (Professore, Preside, Scrittore), è nato a
Cannitello (RC) il 27/5/1925. Ha conseguito la Laurea in Lettere e la Laurea in
Lingue presso l'Università di Messina. Negli anni ’50 ha vissuto in Friuli
Venezia Giulia (Gorizia, Ronchi dei Legionari, Monfalcone) lavorando prima nella
Guardia di Finanza, poi come insegnante. Nel periodo friulano ha pubblicato
diversi volumi (tra cui il romanzo "Ho tradito Cristo" e il saggio "Graziadio
Isaia Ascoli, glottologo goriziano"). Di ritorno nella sua terra, nel corso
degli anni ha pubblicato molti libri, fra cui, poesie,
come "Il mito dell'uomo" e "La betulla"; saggi
letterari nella collana "Viaggiatori stranieri in Calabria", fra cui molto
successo riscontrò il volume "Stendhal in Calabria" e numerosi saggi sul
territorio calabrese (fra cui, "Il territorio dello Stretto", "La cultura nel
Medioevo in Calabria", "Antologia della poesia calabrese"). Nel 1961, a Villa
San Giovanni, ha fondato il Circolo di Cultura e di Relazioni Internazionali,
organizzando quindi il Premio Calabria di Letteratura e Giornalismo (poi anche
di Scienze), di cui si è svolta, lo scorso ottobre, la 53a edizione.
Il Premio Calabria nasceva proprio con l'intento di far da liaison fra i nostri
letterati e quelli provenienti dalle
altre regioni italiane e dall'estero. Fra i tanti premiati o giurati del Premio
figurano nomi di primo piano, di varia
estrazione, fra i quali Mario Sansone, Giovanni Getto, Gianfranco Contini,
Roland Barthes, Jacques Nobecourt, Hermann
Kesten, Heinrich Böll, Marcello Gigante, Arturo Fratta,
Mario Saviane, Giovanni Spadolini, Silvio
Ramat, Gerald Edelman, Walter Freeman, Giorgio
Franceschetti, Bernard Shaw. Giuseppe Morabito
ha ricevuto numerosi premi, fra cui la Medaglia d'Oro del Presidente della
Repubblica e il
Cavalierato. Ha amato la sua terra e la sua gente, accomiatandosi il 3 gennaio
scorso mentre preparava ancora un
volume su "Castelli e roccaforti di Calabria" e la 54a edizione del suo Premio
Calabria.
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