PREGHIERA DEL MATTINO Ti chiegga, o cielo, a questa pallid'ora La fervida signora Di peregrini cor nuove vittorie E nuove glorie; Ti chiegga i gingillin frutti vietati, E nuovi accalappiati La ganza, e pesci nuovi alla sua rete Ti chiegga il prete; Io, bardo sitibondo, Da queste coltri faticose, a mani Giunte, un fecondo Raggio ti chieggo che mi sveli arcani Paesi di melodi, Un raggio che mi tolga all'ombra morta, E alle custodie Urne del Bello mi sia fida scorta. Milano, 3 maggio 1865 Nella sua nicchia argentea, Dentro la queta chiesetta del lago, Il bimbo al seno e in ricamata gonna Stassi la sculta imago D'una madonna. Stamane, all'ora mistica Dell'alba, fiso fiso io la mirava, E intanto de la casta infanzia mia Risuscitar tentava L'estasi pia. Ma d'improvviso ridere Udir mi parve dall'augusta sede La santa, e blanda sussurrarmi al core: "Se invece della fede Ti dessi amore?..." Lago d'Azeglio, 25 settembre 1865 | Non vederti mai più! Meglio il martirio. Fra cielo e terra dei confitti in croce, Meglio nel folto circo il morso atroce Che non vederti più! Non vederti mai più! Sentir nel torrido Cielo, il canto dei sogni e dei fulgenti giorni, gli olezzi delle gioie ardenti, E non vederti più! Più non vederti - stendere le braccia Verso te, verso te - sempre - chiamarti A nome - oltre ogni uman confine amarti, E non vederti più!... Luglio, 1883 LAZZARO In quel tempo la voce Sua tuonò: "Lazzaro! Vieni fuora!" Oh, non comparve Larva più bianca fra le bianche larve Come quella che al grido si drizzò Dal buio speco, e lenta camminò, Tale il quadridüan, raggiando, apparve, Dai limbi emerso delle morte larve; Così al sol dei viventi egli tornò. Alla queta ei tornò sua Betanìa Tornò ai purpurei vespri, alla dolcezza Dei colloquii di Marta e di Maria. Noi, la voce del Dio non chiama!... L'ugna Contro la pietra sepolcral si spezza Orribilmente nella inutil pugna. Torino, 22 gennaio 1899. |
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HELIOS Magazine ANNO II - n.4 | HELIOSmagazine@diel.it |