Eventi scientifici -

Memorial Eduardo Renato Caianiello al Prof. Gerlad EDELMAN


Ancora una volta l’Ateneo reggino offre alla città un evento di portata internazionale ospitando un convegno di altissimo valore scientifico e culturale. Si tratta del master in Ingegneria BioMedica (24-25 Settembre 2003, presso l’Aula Magna Italo Falcomatà, organizzato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria). La Commissione composta dal Prof. Bruno Apolloni, Università di Milano, Presidente della Italian Neural Networks Society, SIREN, dal Prof. Maria Marinaro, Università di Salerno, Presidente della Intl. Association for the Advancement of Scientific Studies, IIASS, dal Prof. Francesco Carlo Morabito* (vedi foto e scheda in basso), Preside della Facoltà di Ingegneria, Segretario della Intl. Neural Network Society, INNS, Reggio Calabria, dal Prof. Harold Szu, Università Gorge Washington, Dipartimento Ricerche Navali, ONR, USA.

La Celebrazione dei Venti Anni Facoltà di Reggio Calabria con la relazione del Prof. Alessandro Bianchi, Rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, vede come ospite d’onore il Prof. Gerald M. Edelman (vedi scheda in basso), Nobel in Medicina con la sua keynote lecture su Naturalizing Consciousness: From Hard Science to Human Science che quest’anno riceve il Memorial Eduardo Renato Caianiello, annuale cerimonia in cui la Facoltà di Ingegneria di Reggio Calabria conferisce onorificenze a personaggi di particolare rilievo scientifico internazionale; quest’anno il premio Caianiello è stato appunto assegnato al Prof. Gerald Edelman, premio Nobel per la medicina 1972 e uno dei padri fondatori delle neuroscienze.

Il Master in Ingegneria Biomedica, offre all’uditorio di studenti e docenti le relazioni del Prof. Francesco Carlo Morabito, Preside della Facoltà di Ingegneria sul tema Innovation in Biomedical Engineering, dello stesso Prof. Gerald Edelman, nella veste di Direttore dell'Istituto di Neuroscience di San Diego (California), sul tema Brain Based Devices, del Dr. Harold Szu, Membro di IEEE, Accademico del RAS, GWU & ONR sul tema Artificial Neural Networks for Single-Pixel Unsupervised Learning, del Dr. Pangher, ITAL TBS, su Innovation and ICT for Public Health e del Dr. Shousun Chen, NIH/NICHD, su Biomedical research and Trials: Bacteria Vaccine

*)Francesco Carlo Morabito, Professore di Elettrotecnica e Preside della Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Reggio Calabria. Ha svolto attività di ricerca presso industrie di rilevanza nazionale (Selenia, oggi Alenia), e presso importanti Laboratori Europei (Max-Planck Institut fuer PlasmaPhysik, Germania). E' autore di numerose pubblicazioni su riviste di rilevanza internazionale, è proprietario di due brevetti internazionali nell'ambito elaborazione d'immagini telerilevate, è revisore di lavori sottomessi a riviste e conferenze. E' stato Invited Plenary Speaker alla Conferenza Internazionale di Reti Neurali e Sistemi Fuzzy organizzata dall'AMSE a Brno (Repubblica Ceca) nel 1995. E' presente nel Who's Who in the World 1995 e 1996.

 

LA SCHEDA - Chi è il Prof. Gerald Edelman (nella foto in basso)

Edelman (nato a New York l’1 luglio 1929), esordisce come biochimico ed i suoi contributi sono stati fondamentali per la conoscenza della struttura chimica degli anticorpi, studi per i quali ha vinto il premio Nobel per la fisiologia e la medicina nel 1972. Ha inoltre elaborato una teoria dell’evoluzione interna del sistema nervoso umano, che viene comunemente conosciuta come "darwinismo neurale". Edelman ha studiato medicina all'università della Pensilvania (1954). Dopo due anni passati come medico militare a Parigi, si è trasferito all'università Rockefeller a New York City, conseguendo il suo dottorato; nel 1960 diventa associato della facoltà. Lavorando alla Rockefeller, Edelman ed il suo gruppo di ricerca è riuscito (1969) a costruire il suo modello di funzionamento di una molecola anticorpo. Edelman e la sua squadra sono riusciti ad identificare le posizioni precise sulla molecola dove avviene l’aggancio dell’antigene.

Ma la teoria più importante, fondamentale per lo sviluppo delle neuroscienze, è certamente quella definita "darwinismo neurale". In sostanza Edelman sostiene che il processo della formazione dello stato di coscienza è un processo dinamico e non lineare, in cui alla componente biologica si associa quella esperienziale. Questo processo in continuo divenire fa in modo che il cervello sviluppi una vera e propria selezione di geni già predisposti ad attivarsi per far fronte alle esperienze emergenti dal contesto sensoriale, emotivo e culturale. Questo processo ha messo in luce la capacità del cervello di attivare i suoi processi sinaptici e di modificarli in maniera esponenziale tanto da far diventare la complessità il vero propulsore dell’accrescimento della conoscenza. La coscienza quindi, secondo Edelman, è un processo complesso, unitario e distribuito con precise proprietà, un sistema con una forte dinamica fra i diversi centri nervosi, dotato di un nocciolo anche questo dinamico seppure collocato spazialmente in alcune strutture del sistema nervoso centrale ed ha un carattere evolutivo-selezionista, che vale per i meccanismi che si suppongono sottesi all’ontogenesi della coscienza, quanto per la relativa continuità con l’integrazione neurale realizzata da vertebrati non-umani.

La teoria di Edelman viene criticata da un altro illustre studioso di sistemi complessi Roger Penrose,
il quale osserva che la concezione sostenuta da Edelman, con la grande importanza assegnata al modello darwiniano e al ruolo complesso dei neurotrasmettitori, si muove tuttavia in un'ottica classica e computazionale. A sostegno della sua tesi, Penrose ricorda che:" Edelman e i suoi colleghi hanno costruito una serie di dispositivi controllati computazionalmente (Darwin III e NOMAD), con lo scopo di simulare i processi che, secondo le loro proposte, sarebbero alla base dell'attività mentale. Per il fatto stesso che si usi un calcolatore, sia pure in una logica connessionista (con abbondante ricorso alle reti neurali), è evidente che tale schema è ancora di tipo computazionale". Per Penrose è estremamente improbabile che qualcosa di questa natura possa fornire un modello adeguato del funzionamento della mente umana (Penrose, Ombre della mente, Rizzoli, Milano, 1996, pagg. 431-2).

Edelman che si inserisce nella cerchia dei più grandi studiosi di neuroscienze dei nostri tempi, da J. P. Changeux, Henri Laborit, Ernst Rossi, Alan Schore, ha pubblicato tra gli altri: Neural Darwinism. The Theory of Neuronal Group Selection e in Bright Air, Brilliant Fire. On the Matter of the Mind (quest’ultimo in italiano: Sulla materia della mente, Adelphi, Milano 1993).

 


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